A KatrinBrack e Maja Kleczewska i prestigiosi riconoscimenti al lavoro e alla carriera.
Sono due signore del teatro a dare il via alla 45esima edizione della Biennale Teatro. E' il segno della direzione voluta da Antonio Latella: le donne del teatro italiano ed europeo saranno le indiscusse protagoniste dell'edizione 2017. Il presidente Baratta consegna dunque il leone d'argento a Maja Kleczewska e di seguito, mentre il neo direttore con voce sommessa quasi a non voler disturbare dà lettura delle motivazioni, il leone d'oro alla carriera a Katrin Brack che visibilmente emozionata fatica a ringraziare sugli scroscianti applausi.
Una regista polacca quindi e una scenografa di Amburgo. Una linea ideale che ricuce il baricentro di questo vecchio continente, che collega tra loro un'indagatrice delle derive contemporanee come la Kleczewska, cresciuta a pane, Kantor e Grotowski come buona parte dei suoi conterranei, e una costruttrice di spazi e forme come la Brack che ha segnato pagine importanti per la scenografia europea e tedesca a fianco di registi del calibro di Gotscheff.
Si parte sempre da lontano
Le accomuna il lungo percorso, di cui è sempre difficile decifrare il momento da cui tutto ha preso inizio, per l'una saranno stati gli anni della vivacità teatrale di Bochum, per l'altra una zia da accompagnare a teatro. Ma il primo passo in fondo non è che il primo passo, la lunghezza e l'eccezionalità del proprio andare si misura nelle tappe che si susseguono. E per entrambe sono veramente tante. Ancora una volta Katrin Brack è sopraffatta dall'emozione e alle domande di Claudia Cannella, direttrice di Hystrio, risponde di non ricordare nemmeno un nome di quelli che l'hanno ispirata.
La platea apprezza la sincerità e applaude. Applaude al fatto che la Brack come la Kleczewska hanno saputo essere spugne, assorbire tutto ciò che c'era da assorbire e pazienza se sfuggirà qualche nome che andrebbe citato, quello che hanno saputo prendere hanno anche saputo restituire con originalità. E' questo che oggi testimoniano, che le nuove sensibilità del teatro sono il frutto di un'evoluzione e anche di un tradimento. La Brack insegue uno spazio scenico in continuo movimento, che, come un attore, ogni sera dia il meglio di sè, la Kleczewska concepisce il suo teatro come atto di liberazione, dai tabù come dai pregiudizi sociali: per entrambe è la libertà di espressione il valore da preservare. E' con questo augurio, quale migliore di questo?, la Biennale Teatro apre i suoi battenti.